Le mie altre attività in Italia o con Italiani in Germania
7. Recensione su un libro uscito alla fine del 2023
Il caro Collega Andrea Mitresi ha scritto il suo secondo libro sulla nostra professione anche per i non adetti ai lavori ed è ben leggibile, molto interessante e come il primo quasi un giallo, piuttosto „giallastro“ e saggistico. Ho dovuto scrivere una recensione per forse aumentare la cifra dei lettori, il libro vale veramente la pena. Eccola:
Buon libro, riflette su molte cose del nostro tempo: leggetelo!
Il penalista pistoiese, Andrea Mitresi (vedete la foto), ha pubblicato il suo secondo libro non giuridico. Il primo ("il caso Rocco") era un giallo su un caso di un avvocato penalista a Pistoia. L`attuale ha come titolo „L´ultima luna“ (vedete la foto, 313 pagine, 15 C) e il sottotitolo "Narrativa". I protagonisti sono due avvocati (donna ed uomo) toscani e qualche altra persona (clienti, famiglia ed amici). Il libro ha il titolo da una canzone di Lucio Dalla. Ogni capitolo comincia con un brano di una canzone italiana spiegando poi perche la persona che l'ascolta l'aprezza e cosi introducendo nei temi diversi in ogni capitolo, cosi c'è anche un percorso della canzone italiana. La cornice è la vita quotidiana dei due avvocati (i suoi clienti, le loro vite private ed i problemi che si creano). I temi sono molti, in gran parte hanno da fare con la giustizia (ad esempio: cosa vuol dire "buon" giudice, cosa succede sui social media commentando un caso penale, qual è la verità processuale, la costituzione), ma non solo con la giustizia: gli altri hanno da fare con riposte alle domande: come comportarsi, quali valori avere/vivere. Tutto è scritto in uno stile chiaro e semplice (non nel gergo degli giuristi). Non si tratta di saggi perchè il materiale viene raccontato tramite quello che pensano/fanno /discutono i protagonisti. Qualche volta un tema è trattato un po lungo, ma raramente.
In nuce: un libro che mette in discussione i nostri comportamenti ed i valori sotto. E non li mette soltanto in discussione ma fa vedere protagonisti che vivono un certo stile umano e moderato e lo riflettono.
Un libro importante e sopratutto attuale che può aiutare a trovare soluzioni ai temi come orientarsi e comportarsi.
Leggetelo.
Autor: Avvocato Andrea Mitresi
Avvocato e Rechtsanwalt Thomas Röth (Treviso, Siena e Berlino)
6. Penalisti Berlinesi in Toscana
(quasi 5 mesi dopo vice versa i Berlinesi erano stati invitati dalla camera penale di Siena ed altre camere toscane, vedete articolo numero 5.)
Berlinesi in Toscana: un soggiorno incredibilmente intenso, istruttivo, bello e gustoso
Un ringraziamento alla Camera penale di Siena e a tutti i partecipanti
All'inizio di dicembre dell'anno scorso, gli avvocati difensori toscani sono stati a Berlino per un'ulteriore formazione (vedi Berliner Anwaltsblatt 2023, 82) e ora sono stati invitati in Toscana dal 26 aprile al 30 aprile 2023. Sette avvocati berlinesi e un praticante avvocato hanno accettato l'invito. Il risultato in anticipo: vedi la seconda parte del titolo.
Il luogo centrale da cui tutto è stato organizzato è Siena. Siamo stati accolti mercoledì 26 aprile 2023, alle ore 18.00, in uno studio legale con una bellissima sala conferenze (grandi affreschi sul soffitto) e siamo stati introdotti per due ore ai fondamenti del diritto penale e processuale italiano da due avvocati senesi. La lingua parlata era generalmente l'italiano. Tre membri del gruppo di Berlino parlavano italiano ed erano in grado di tradurre.
Dopo aver cenato insieme, abbiamo proseguito il giorno successivo con il capo della Procura di Siena nell'edificio del tribunale e della Procura locale. Ci ha spiegato il funzionamento della Procura locale e ci ha presentato gli ufficiali inquirenti che lavorano per questa Procura. Subito dopo, siamo stati condotti da una guida storica all'interno delle mura di Siena attraverso prati e fontane e siamo stati informati sulla storia giuridica di Siena. Il tutto si è concluso a poche centinaia di metri dietro il Palazzo Pubblico, sul Campo, in un prato verde per il pranzo. Nel pomeriggio si è svolto un evento - organizzato da varie associazioni che avevano recentemente visitato il carcere di Siena e stavano facendo un tour di ispezione delle carceri toscane - sul tema del sistema penale in un confronto italo-tedesco, al quale hanno contribuito i colleghi Person e Röth. Nel tardo pomeriggio abbiamo visitato uno dei musei rionali della città (contrada istrice). Le 17 contrade partecipano al Palio, hanno una storia molto lunga e svolgono ancora un importante ruolo sociale a Siena. La giornata si è conclusa con una deliziosa cena.
Il giorno successivo ci siamo recati a Firenze, dove abbiamo visitato il Palazzo di Giustizia (inaugurato nel 2013). Abbiamo innanzitutto avuto l'opportunità di parlare con il Presidente della Corte d'Appello, che ci ha illustrato la struttura e il funzionamento del palazzo di giustizia e dei vari tribunali che vi hanno sede, nonché i problemi specifici. Si è parlato anche della nomina dei giudici e della gestione e durata dei procedimenti. Nello stesso edificio siamo stati accolti dal Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Firenze, che ci ha parlato dei dati di ammissione, dei problemi della professione forense in Italia e delle differenze tra le leggi professionali. Infine, abbiamo assistito per mezz'ora a un processo penale in diretta davanti a un giudice unico. Si trattava, tra l'altro, di omicidio colposo ed è stato ascoltato un testimone. Dopo una pausa pranzo a base di specialità fiorentine al mercato di Sant'Amborgio, un collega fiorentino, che ha anche scritto un libro sull'argomento, ci ha portato in giro per il centro storico di Firenze (intorno a Palazzo Vecchio) e ci ha spiegato in modo vivace e con immagini, che ci ha distribuito, come funzionava la giustizia penale a Firenze dal XII al XVII secolo. È stato anche in grado di illustrarlo con molti esempi ancora visibili nel paesaggio urbano. Siamo poi tornati a Siena, ma prima abbiamo visitato il borgo di Monteriggioni, un villaggio medievale fortificato, dove abbiamo consumato una deliziosa cena.
Sabato 29 aprile 2023, alle 05:00 del mattino, ci siamo recati in auto a Livorno e da lì a La Gorgona, l'unica isola-prigione ancora esistente in Italia da oltre 100 anni. Lì abbiamo fatto una visita guidata di due ore al carcere con gli agenti e i detenuti e abbiamo parlato del sistema carcerario e della vita sull'isola. Il pranzo è stato offerto da loro.
La domenica ci siamo recati a Montepulciano all'ora di pranzo, dove siamo stati informati sulla storia di Montepulciano da un collega e dipendente del Comune di Montepulciano, poi abbiamo assaggiato del vino e infine siamo andati alle terme di Chianciano con alcuni colleghi toscani.
Purtroppo, questa è stata la fine di questa meravigliosa vacanza. Due di noi che si sono trattenuti più a lungo hanno potuto accompagnare un collega lunedì alla presentazione di un uomo che era stato provvisoriamente arrestato sabato.
Nel complesso, c'è stato un incredibile senso di empatia, gioia e apertura a parlare della propria vita professionale e del sistema giudiziario in Italia. Non c'è bisogno di sottolineare la bellezza del paesaggio e la qualità del cibo. Le discussioni sono andate così in profondità che si sono potute riconoscere cose simili e completamente diverse e si sono potute individuare le cause. Per riassumere in breve:
In Italia, a ogni imputato viene assegnato un avvocato difensore (facoltativo o obbligatorio). La difesa obbligatoria, tuttavia, non significa che sia pagata dallo Stato. È necessario presentare un'apposita domanda. Se l´indagato guadagna meno di 11.700,00 euro all'anno, l'avvocato difensore sarà pagato dallo Stato, se richiesto.
In Italia, solo il 10% dei procedimenti preliminari viene interrotto. Il tasso di assoluzione è del 50%. Tuttavia, un'assoluzione non significa che lo Stato si faccia carico delle spese; anche in caso di assoluzione, la persona assolta deve solitamente pagare il proprio avvocato difensore.
L'Italia ha le proprie regole di applicazione per "mafiosi e terroristi". Nonostante la Corte europea dei diritti dell'uomo abbia stabilito che queste norme sono contrarie alla Convenzione, non si intravedono ancora cambiamenti.
L'Italia ha 8.000 giudici e pubblici ministeri, 240.000 avvocati e deve ricorrere ad altri giudici onorari (di solito avvocati), anche se per lungo tempo, per poter gestire i casi giudiziari, che attualmente ammontano a 12.000. Gli ufficiali investigativi sono determinati attraverso un concorso, rimangono subordinati al Ministero della Difesa (Carabinieri) o al Ministero dell'Interno (Polizia), ma sono esclusivamente subordinati alla Procura della Repubblica e di solito hanno la loro sede di lavoro nello stesso edificio di quest'ultima. È prevista una chiave di lettura fissa (investigatori-procuratori). Alla fine degli anni '80, l'Italia ha modificato il proprio sistema di procedura penale passando da un sistema puramente continentale a uno anglo-americano. Oltre a molte norme specifiche e dettagliate, tra cui circa cinque-sei misure più clementi della custodia cautelare, viene fatta una rigida distinzione tra giudici istruttori e giudici del processo e, ad esempio, un giudice diverso dal giudice principale del processo decide sempre sull'apertura del procedimento nel caso di un ordine di pena o in un procedimento sommario. Se è stata presa una decisione di apertura del procedimento, il giudice o il tribunale che prende la decisione successiva non vede il fascicolo d'indagine, ma solo un foglio del giudice del procedimento sommario con l'accusa specifica e le eventuali condanne precedenti dell'imputato. Non possono vedere il fascicolo d'indagine. È compito del pubblico ministero e della difesa nominare e mettere in discussione le prove (controesame) e il tribunale trae il materiale per la condanna esclusivamente da questo.
Per quanto riguarda la legge professionale, siamo stati informati che i reclami non vengono trattati dai consigli dell'ordine degli avvocati, ma che dal 2014 esiste un dipartimento separato all'interno degli ordini degli avvocati che si occupa solo di questo. Chi diventa membro del consiglio di un ordine degli avvocati non può assumere incarichi che possono essere assegnati dai giudici, come quelli di curatore fallimentare, consulente e simili. In termini di diritto disciplinare, i casi vengono quindi portati prima davanti a questo dipartimento appositamente istituito e possono poi essere sottoposti al BRAK italiano (CNF) come organo di appello. Non è prevista un'istituzione giudiziaria statale. L'ordinamento giuridico italiano per gli avvocati non riconosce gli avvocati interni. Essi non sono nemmeno membri del RAK. Le azioni concorsuali promosse dai giudici, ad esempio per l'assegnazione di un incarico presidenziale, non hanno effetto sospensivo in Italia.
Il sistema carcerario soffre di un sovraffollamento totale. Ci sono ben 190 carceri con 60.000 posti. Al momento c'è posto per ben 70.000 persone (verifica).
Nel complesso, si tratta di un modo incredibilmente proficuo di guardare oltre i confini del sistema penale. Il progetto dovrebbe essere portato avanti ed esteso ad altri Paesi.
5. Penalisti Toscani a Berlino
8-11.12.2022
24 avvocati penalisti italiani (22 toscani delle diverse Camere Penali della Toscana e 2 napoletani) si sono incontrati a Berlino dal 8 al 11 dicembre 2022 per informarsi sulla procedura penale tedesca ed il sistema penale. L’incontro di benvenuto, con la presentazione in Italiano della procedura penale tedesca e dei suoi problemi, si svolgeva l’8 dicembre presso la sede dell'Ordine degli Avvocati tedeschi in Littenstraße, grazie all´invito dell'Ordine degli Avvocati di Berlino. L'Avvocato Thomas Röth ha tenuto la conferenza (vede la foto) e dopo c'è stato un aperitivo a base di specialità tedesche. In seguito, il gruppo ha visitato il mercatino di Natale della Marienkirche per concludere la serata alla Biermeisterei Lemke. Alcuni Colleghi erano accompagnati dalle famiglie, per un totale di 35 persone.
Il 9 dicembre la giornata iniziava alle 09:00 con il presidente della Sezione Penale del Tribunale dei Minorenni, dott. Spitzkatz, che ha condotto una visita guidata del Tribunale Penale di Moabit (vede la foto), e successivamente ha risposto alle domande tradotte degli avvocati italiani all’interno di un'aula di udienza. Dopo un tour di due ore e una visita alla mensa di Moabit, i Colleghi italiani si sono recati al penitenziario di Heidering, dove sono stati accompagnati per oltre due ore e mezza in una visita altamente informativa del carcere dalla vicedirettrice del carcere, Signora Bartel, e dal capo degli agenti penitenziari, e sono stati sottoposti a intense domande e spiegazioni sulla vita quotidiana della casa di reclusione. La sera si sono incontrati a cena al ristorante Jäger & Lustig.
Sabato 10 dicembre lo scrittore italiano Paolo Grugni, che vive a Berlino, ha svolto una visita guidata (vede la foto) dalle 10 alle 14 - nonostante il freddo pungente - al Muro (East Side Gallery) ed al Memoriale dell'Olocausto, Porta di Brandeburgo e Reichstag. Nel pomeriggio i Colleghi italiani hanno visitato la fabbrica di liquori di eccellenza (Deutsche Spirituosenmanufaktur) di Marzahn e la sera il soggiorno a Berlino si è concluso con una conviviale al ristorante Max & Moritz di Kreuzberg.
Un bellissimo scambio con i Colleghi italiani e una buona occasione per comparare i sistemi penali in Europa, creando una rete e approfondendo la conoscenza sulle problematiche del sistema penale.
Se siete interessati al programma cliccate qui.
Se siete interessati all´intervento scritto in Italiano sui problemi del processo penale in Germania cliccate qui.
Gli Avvocati berlinesi restituiranno la visita in Toscana dal 27 aprile al 1° maggio 2023.
Chi desidera partecipare può rivolgersi a
4. Webinar
Il processo penale nell’era del Covid 19 – Avvocati europei a confronto tra regolamentazione e prassi
15.07.2020
La crisi legata all’epidemia Covid 19 non consiste soltanto in una emergenza sanitaria o economica, ma anche in un momento di forse pressione dei servizi pubblici erogati dallo Stato, primo fra tutti il servizio Giustizia. A questo fine, uno scambio di esperienze fra professionisti di diversi Stati Membri si presenta come la strada per elaborare la migliore soluzione in un contesto problematico, nel contemperamento delle esigenze di un’effettiva repressione dei reati, della pretesa punitiva dello Stato con le garanzie e le prerogative innegabili dell’imputato e del detenuto, oltretutto in un contesto aggravato dalla crisi sanitaria. Diversi Stati, diversi diritti, diverse culture si affacciano alla crisi epidemica.
Con questi auspici la Camera Penale di Bologna e la Fondazione Forense di Bologna hanno tenuto il 15 luglio 2020 un incontro dal titolo “Il processo penale nell’era del Covid 19 – Avvocati europei a confronto tra regolamentazione e prassi”, cui sono intervenuti l’Avv. Donatella Ianelli, Responsabile Osservatorio Europa Camera Penale di Bologna “Franco Bricola”, Avv. Olivier Gutkes (Parigi), Avv. Ian Smith (Inghilterra e Galles), Avv. Andreu Van Den Eynde (Barcellona), Avv. Blanca Ruiz Zorrilla Cruzate (Barcellona), Avv. Thomas Roth (Berlino). Se siete interessati alle informazioni che ho dato cliccate qui et qui.
3. L’esplosione dell’epidemia Corona-virus, gli avvocati lavorano sempre più stretti
29.04.2020
Molti sono stati gli scambi fra colleghi dell’una e dell’altra parte d’Europa sulla propria professione, sullo stato della giustizia e le iniziative da prendersi nella giustizia penale e nella sua esecuzione in relazione all’emergenza sanitaria. Fra tante, ci sono state in particolare due interviste con la Camera Penale di Torre Annunziata e l’Unione delle Camere Penali Italiane a cui ha preso parte anche l’Avvocato tedesco (Rechtsanwalt) Thomas Orest Rudiger Röth del Foro di Berlino.
Nel quartiere di Berlino-Moabit e Berlino-Tiergarten si svolgono in tempi normali ogni giorno fino a 300 udienze, e vi lavorano fino a 2.200 persone fra pubblici ministeri, giudici, ufficiali giudiziari e dipendenti, e circa 1500 persone partecipano quotidianamente alle udienze.
Tutte le strutture giudiziarie della Città-Stato hanno vissuto la pandemia come una grande sfida. Per scoprire come, guarda il video delle interviste cliccando su questi link:
https://www.youtube.com/watch?
Se siete interessati alle informazioni che ho dato cliccate qui
2. L’esplosione dell’epidemia Corona-virus, gli avvocati lavorano sempre più stretti
20.04.2020
Molti sono stati gli scambi fra colleghi dell’una e dell’altra parte d’Europa sulla propria professione, sullo stato della giustizia e le iniziative da prendersi nella giustizia penale e nella sua esecuzione in relazione all’emergenza sanitaria. Fra tante, ci sono state in particolare due interviste con la Camera Penale di Torre Annunziata e l’Unione delle Camere Penali Italiane a cui ha preso parte anche l’Avvocato tedesco (Rechtsanwalt) Thomas Orest Rudiger Röth del Foro di Berlino.
Nel quartiere di Berlino-Moabit e Berlino-Tiergarten si svolgono in tempi normali ogni giorno fino a 300 udienze, e vi lavorano fino a 2.200 persone fra pubblici ministeri, giudici, ufficiali giudiziari e dipendenti, e circa 1500 persone partecipano quotidianamente alle udienze.
Tutte le strutture giudiziarie della Città-Stato hanno vissuto la pandemia come una grande sfida.
Per scoprire come, guarda il video delle interviste cliccando su questi link
Se siete interessati alle informazioni che ho dato cliccate qui
1. Misure cautelari e libertà personale – esperienze professionali europee a confronto – Convegno al Tribunale di Torre Annunziata
29.11.2019
Ho anche partecipato all´intervento per poter spiegare i principi di diritto penale in Germamnia e dipingere un quadro realistico sulla situazione (quanti processi, sentenze, indagati, giudici etc.) tramite la statistica dell´anno 2018. Se siete interessati a quello che ho spiegato, potete leggere il mio intervento qui e l´invito qui:
Come proclama l’art.3 par.2 del Trattato sull’Unione Europea, «l'Unione offre ai suoi cittadini uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia senza frontiere interne, in cui sia assicurata la libera circolazione delle persone insieme a misure appropriate per quanto concerne i controlli alle frontiere esterne, l'asilo, l'immigrazione, la prevenzione della criminalità e la lotta contro quest'ultima». Ciò comporta una crescente integrazione fra ordinamenti giuridici anche penalistici, da un lato per la persecuzione di reati commessi da persone che agevolmente possono circolare nello spazio economico europeo, e allo stesso tempo per la tutela dei loro diritti anche di fronte ad Autorità straniere.
Di fronte a questo quadro, un continuo dialogo e confronto fra i professionisti del settore di diverse esperienze nazionali si rivela sempre più necessario.
La procedura penale, troppo spesso lontana da un approccio comparatistico, deve essere analizzata prendendo a termine di paragone anche l’esperienza di altri Paesi, e tenendo conto non solo delle norme, ma anche della cultura e delle prassi giuridiche straniere.
Proprio per tutti questi fini, il 29 novembre 2019, presso il Tribunale di Torre Annunziata, la Camera penale di Torre Annunziata, aderente all’Unione delle Camere Penali Italiane, ha organizzato un incontro dal titolo “Misure cautelari e libertà personale – esperienze professionali europee a confronto – Incontro formativo”. Hanno preso parte come relatori gli Avv. Enrico Maria Di Pietro e Vincenzo Scarfato della Camera Penale di Torre Annunziata, e sono intervenuti l’Avv. Caroline Poire, Avvocato del Barreau di Bruxelles, Assistente di Diritto Penale e Procedura Penale dell’Università di Bruxelles, e l’Avv. Thomas Orest Rudiger Röth, membro della Camera Penale di Berlino.